LA NOSTRA STORIA

L’Orchestra da camera di Mantova nasce nel 1981 ad opera di un gruppo di giovani musicisti che sceglievano di mettere in campo il proprio entusiasmo nel fare musica insieme, e nel poterlo così condividere. La tenacia con cui sin da subito i primi componenti s’impegnarono in quella scommessa riuscì a conquistarsi ben presto una particolare attenzione: brillantezza, assidua cura nel suono e spiccata sensibilità alle questioni stilistiche ci valsero il plauso, in quegli anni, del pubblico e della critica che si affacciava ai nostri primi concerti. Sin da subito, una particolare vicinanza tra noi e il tessuto culturale cittadino crebbe sino a trovare il suo esito più naturale nell’elezione a nostra sede del Teatro Scientifico del Bibiena, gioiello mantovano di acustica e architettura conosciuto in tutto il mondo.

I nostri primi dieci anni si sono susseguiti frenetici nell’entusiasmo di prestigiose collaborazioni con solisti e direttori. Volendo riunire la curiosità della ricerca musicale al più nobile impegno della divulgazione, in seguito al primo importante riconoscimento ministeriale, nel 1993 l’Orchestra dà vita a una propria stagione: Tempo d’Orchestra.

Il decennio seguente vede svilupparsi non solo l’attività nazionale ed internazionale dell’orchestra, ma anche una fitta rete di contatti con diverse società concertistiche nonché festival ed importanti partner istituzionali. Permane però imprescindibile la vocazione tutta italiana di una scommessa che continuiamo a perseguire con cura, nel perfezionamento della nostra prassi interpretativa così come nelle nostre scelte di repertorio. Giunge nel 1997, al culmine di questa ricerca, l’assegnazione unanime da parte dei critici musicali italiani del Premio Franco Abbiati, come riconoscimento del nostro impegno nel riproporre «un momento di alto incontro esecutivo tra tradizione strumentale italiana e repertorio classico».

Incontro che, non a caso, si concretizza negli anni seguenti anche attraverso una serie di grandi progetti tematici rivolti, a fianco di rinomati solisti e direttori, al miglior repertorio della Classicità musicale europea, raccogliendo il plauso del più prestigioso circuito concertistico italiano. Sotto la direzione di Umberto Benedetti Michelangeli, nasce così il “Progetto Beethoven”, con la volontà d’intraprendere una lettura innovativa in chiave cameristica dell’opera sinfonica del genio di Bohn, anche traendo spunto dalle più recenti acquisizioni storico-critiche. L’anno seguente vedrà l’OCM impegnata, a fianco di Alexander Lonquich, nell’integrale dei Concerti per pianoforte di Mozart che anticipa così la realizzazione dell’integrale della produzione sacra mozartiana, nuovamente sotto la direzione del M° Michelangeli, per approdare infine al progetto triennale “Haydn, l’europeo che amava l’Italia”, in occasione del bicentenario dalla morte del grande compositore di Rohrau.

Ricerca e divulgazione continua hanno trovato però la loro migliore attuazione anche grazie alle numerose registrazioni televisive e radiofoniche che negli anni OCM ha realizzato per istituzioni di riferimento, come la RAI, la Bayerische Rundfunk, l’ORF o la RSTI. E così pure la nostra più importante scommessa avviata nel 2013 con l’inaugurazione del festival “Trame Sonore”, multiforme sperimentazione di divulgazione musicale, unico nel suo genere, capace da allora di richiamare nei principali luoghi d’arte della nostra città un numero eccezionale di artisti e di pubblico, proveniente da tutto il mondo.

Il più recente capitolo della nostra storia è “OficinaOCM”, creato nel 2018 come centro di produzione musicale dalla spiccata vocazione divulgativa, in grado di accogliere, sintetizzare e rilanciare l’intera eredità ormai più che trentennale delle svariate attività dell’Orchestra da Camera di Mantova, con l’obiettivo di tutelare, diffondere e promuovere un patrimonio musicale tanto prezioso quanto fragile, insieme all’universo di competenze e valori che vi ruotano intorno.

 

 

orchestra da camera di mantova