Roberto Ragazzoni
Presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica

Marco Angius direttore

Gledis Gjuzi pianista

Musica e cosmo: i pianeti di Holst

Era l’anno 1914 quando il timido compositore Gustav Holst rimase perdutamente affascinato dal Sistema Solare. Guardando le stelle trovò l’ispirazione per comporre una suite strumentale in 7 movimenti, uno per ogni corpo celeste, ognuno racchiuso in una caratteristica unica: se Marte è il portatore di guerra, Venere accompagna la pace, per un magico Urano c’è in corrispondenza un mistico Nettuno. Nacque così nel giro di due anni una delle più articolate trattazioni musicali della volta celeste, una colonna sonora per il Sistema Solare che ha segnato la storia di un genere: in queste armonie non sarà difficile riconoscere i suoni di tante pellicole cinematografiche ‘spaziali’.

Ospiti d’onore di questo speciale momento di divulgazione riservato agli studenti degli istituti secondari di II grado, che condurrà alla scoperta di un universo di corrispondenze tra musica e spazio, il Presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica Roberto Ragazzoni, volto noto dell’astronomia a livello mondiale, soprattutto per i suoi contributi allo sviluppo di nuove tecniche di osservazione e di correzione delle immagini mediante ottica adattiva, in dialogo con Marco Angius, direttore dell’Orchestra di Padova e del Veneto.

Arricchiranno l’appuntamento esempi musicali interpretati dalla pianista Gledis Gjuzi, accompagnati da suggestive immagini del Sistema Solare fornite da INAF in collaborazione con Vis – Virtual Immersions in Science.