Natalie Dessay soprano
Philippe Cassard pianoforte

PAROLES DE FEMMES

F. Hensel-Mendelssohn (1805-1847)
Dämmerung senkte sich von oben
Vorwurf
Suleika

C. Schumann (1819-1896)
Liebst du um Sch.nheit
Sie liebten sich beide
Warum willst du and’re fragen
Er ist gekommen
Romanza in la minore per pianoforte op. 21

A. Mahler (1879-1964)
Bei dir ist es traut
Laue Sommernacht
In meinem Vater’s Garten

E. Chausson (1855-1899)
La Chanson perp.tuelle

F. Poulenc (1899-1963)
La Dame de Monte Carlo

C. Debussy (1862-1918)
Pelléas et Mélisande. “Mes longs cheveux”

Jules Massenet (1842-1912)
Elegie per pianoforte
“Pleurez mes yeux”, Aria da Le Cid

C. Gounod (1818-1893)
“Ah, je ris de me voir si belle”, Aria da Faust

Dall’Opera di Chicago al Convent Garden di Londra, dall’Opera di Parigi alla Scala di Milano: tutti i principali teatro del mondo ne hanno accolto e applaudito le straordinarie performance. Memorabile Regina della Notte, il soprano francese Natalie Dessay (è nata a Lione nel 1965), giunge per la prima volta a Tempo d’Orchestra con un programma che esplora l’anima e l’universo femminile, in compagnia dell’illustre pianista Philippe Cassard, con il quale collabora stabilmente da una decina d’anni. Se la Dessay con le sue 87 presenze al Metropolitan Opera House di New York dà misura del credito di cui gode nelle sedi più prestigiose del mondo, Cassard vanta premi discografici ed una attività cameristica di altissima qualità.

Il programma di questo duo francese si sofferma sulle “Parole di donne” attraverso due direttrici: la prima percorre opere originali per canto e pianoforte di Fanny Mendelssohn, sorella  dotatissima del più celebre Felix; di Clara Wieck moglie del grande Robert, altra talentuosa musicista tedesca, e poi di Alma Schindler, musicista di notevoli doti, che si ricorda fra l’altro per i suoi legami con Gustav Klimt, Alexander von Zemlinsky, Walter Gropius, ma in particolare per il suo matrimonio con Gustav Mahler avvenuto nel 1902.

Il prosieguo della locandina è di seguito affidata ad alcuni mirabili lavori teatrali di autori transalpini dai quali emergono voci femminili: “La Dame de Monte Carlo” di Francis Poulenc (1961), “Mes longs cheveux” estratta dal terzo atto di “Pelléas et Mélisande” di Claude Debussy (1902), l’aria “Pleurez mes yeux” tolta da “Le Cid” di Massenet (1885), ed infine “Ah, je ris de me voir si belle” dall’atto terzo del “Faust” di Gounod.

Tempo d’Orchestra elegge per una serata a protagonista la voce.