Teatro Bibiena

Costruito tra il 1767 e il 1769, il Teatro Bibiena fu progettato dal parmense Antonio Galli Bibiena su commissione del rettore dell’Accademia dei Timidi, conte Carlo Ottavio di Colloredo, con la finalità di ospitare principalmente adunanze scientifiche, ma aperto anche a recite e concerti.
Il teatro, non più a gradinata come quelli rinascimentali, presenta una pianta a forma di campana ed è disposto su più ordini di palchetti, secondo il genere di struttura inventato nel Seicento.

Con vivacità prodigiosa l’architetto Bibiena adempì in soli due anni all’obbligo che nel 1767 aveva contratto coi Timidi: progettò il teatro, ne diresse i lavori e, infine, con abilità di pittore oltre che di architetto, affrescò personalmente gli interni dei numerosi palchetti, anch’essi documento prezioso dell’attività artistica dell’insigne maestro.

La facciata fu invece realizzata da Giuseppe Piermarini da cui trae il nome il salone posto al primo piano del teatro. Poco più di un mese dopo l’inaugurazione il 16 gennaio 1770, il giovane Wolfgang Amadeus Mozart, giunto a Mantova appena quattordicenne per la sua prima tournée italiana, vi tenne un memorabile concerto assieme al padre Leopold.