Fiumi barocchi

Tra stile “cantabile” e stile “sonabile”. Un programma che ci guida attraverso l’Europa del XVII e XVIII secolo, alla riscoperta della vitalità e della magia della musica antica, in un luogo straordinariamente evocativo, la Sala dei Fiumi di Palazzo Ducale.

Quest’anno si intesse una trama nella trama e Fiumi Barocchi svilupperà un percorso musicale ricco di contrasti, in cui uno stesso “alfabeto” di suoni e armonie si manifesta in un pluralismo di stili nazionali. Questa varietà non sarà tuttavia solo stilistica, infatti, il confronto si estenderà alle diverse forme di ensemble coinvolti, alla voce e agli strumenti come co-protagonisti di un profondo intreccio fra le parti e alle diverse generazioni di musicisti presenti. Spazio quindi ai giovani che anche in Italia portano avanti i propri progetti di ricerca filologica e interpretativa su strumenti d’epoca, sulla scia del lavoro avviato negli Anni Ottanta dall’Ensemble Zefiro.

Ecco che saremo immersi nella musica senza tempo di Telemann, Biber, Bach, Strozzi, Couperin, Marais, Montanari, Mancini, Platti, Scarlatti,… e un appuntamento assai insolito sarà l’incontro tra la musica antica di Fiumi Barocchi e la contemporanea di Wunderkammer! Un momento che porta anche i compositori contemporanei a Mantova, proprio come accadde per Palestrina, Monteverdi e Vivaldi, solo per citare i più noti, che si ritrovarono alla corte di Isabella.

Ringraziamo qui tutti i musicisti che partecipano al festival: con la loro arte, la loro passione e la loro generosità rendono possibile questo viaggio nel tempo e nello spirito della musica antica. Alberto Grazzi, Ensemble Zefiro