“Quasi festeggiando l’uscita [speriamo] definitiva dall’emergenza pandemica, l’edizione 2023 di Trame Sonore dedica uno spazio rilevante e significativo alla musica recente e contemporanea, nutrendo e chiedendo fiducia nel futuro della musica stessa mediante una maggiore conoscenza del suo passato prossimo e del suo presente. Tale apertura avviene secondo due linee che si rivelano ogni giorno più utili e diremmo indispensabili. La prima consiste nel non chiudere la produzione recente entro spazi specialistici, vere “riserve indiane” frequentate solo da chi è già interessato. Essi infatti tendono a confermare l’erroneo luogo comune secondo il quale la “musica contemporanea” è “altro” rispetto alla grande tradizione occidentale, quando invece ne è solo la coerente prosecuzione senza discontinuità di sorta. La seconda linea consiste nel non cadere nell’errore assai frequente e spesso intellettualmente disonesto di passare di colpo dal repertorio più tradizionale ad alcune prime assolute o comunque solo a brani recentissimi, il che risulta spesso sconcertante per chi ascolta. Viceversa sono stati inseriti lavori importanti che solo per un equivoco lessicale possono essere definiti “contemporanei”, in quanto composti sessant’anni fa o più ma “percepiti” come linguisticamente contemporanei. Questo permette una visione in prospettiva delle vicende del linguaggio musicale che ci consente di meglio arrivare all’oggi”. Paolo Fumagalli (mdi ensemble)